Che manutenzione serve ad un impianto fotovoltaico?
Dovrò fare manutenzione al mio impianto fotovoltaico?
Questa è una domanda che spesso mi viene rivolta da clienti che vogliono realizzare il loro impianto fotovoltaico. E’ una domanda saggia perché è giusto considerare che un impianto fotovoltaico è un bene che resterà sul tuo tetto per moltissimi anni e quindi la manutenzione è un aspetto che non va trascurato.
Altri me lo chiedono perché sono già in possesso di un impianto ma il loro installatore è sparito ed ora hanno bisogno di sapere se il loro impianto lavora a dovere e cosa devono fare per accertarlo.
La prima cosa da dire sull’argomento, è che la legge prevede, come per qualsiasi altro impianto, degli obblighi per il proprietario: gli impianti devono essere mantenuti efficienti ed in condizioni di sicurezza. E fino a qui niente di preoccupante, la legge considera il tuo fotovoltaico come parte del tuo impianto elettrico di casa quindi non va fatto niente di più di quello che già deve essere fatto.
Un fotovoltaico però è un impianto particolare, nato per produrre energia e quindi è di particolare interesse per il proprietario che questo lavori a perfezione per evitare perdite di produzione e quindi perdite di denaro.
Gli obbiettivi di una manutenzione ordinaria di un impianto fotovoltaico sono:
- Verificare che ogni componente dell’impianto sia efficiente e sicura;
- Effettuare pulizia dei pannelli e delle parti elettriche;
- Eliminare e prevenire condizioni di potenziale pericolosità;
- Verificare le prestazioni e confrontarle con quelle attese;
Cominciamo a dire che l’entità dei lavori dipende dalla qualità del tuo impianto. Se il tuo impianto è costruito con buoni materiali e con gli accorgimenti tecnici giusti, il lavoro è semplificato.
L’intervento più oneroso è quello di lavaggio dei pannelli. E’ fondamentale che chi lo effettua abbia la preparazione e l’attrezzatura giusta. L’attrezzatura idonea è composta da una pompa (elettrica o benzina) che porta l’acqua con la pressione sufficiente sul tetto. La pulizia è svolta da apposite spazzole o rulli rotanti, azionati dalla pressione stessa dell’acqua.
Ovviamente queste spazzole devono avere delle setole specifiche per evitare danneggiamenti alla superficie del modulo.
È poi di fondamentale importanza che chi effettua il lavaggio dei pannelli non danneggi i moduli salendoci sopra.
E’ per questo che le spazzole devono essere dotate di aste in modo che l’operatore arrivi in ogni pannello senza la necessità di salirci sopra.
E’ proprio questo particolare che viene sistematicamente ignorato. Ho visto gente che usava una scopa per lavare gli impianti. Questa modalità , oltre che essere pericolosa per chi opera sul tetto, è del tutto deleteria per il tuo impianto; i danni che si possono provocare, superano di molto i benefici ottenuti dal lavaggio.
Dopo il lavaggio è buona prassi quella di svolgere un controllo dei pannelli con una termocamera in modo da individuare eventuali punti caldi e quindi comportamenti anomali.
Infine, viene svolto un controllo dei quadri e dell’inverter per verificare il livello di sicurezza, la bontà delle connessioni, la pulizia e l’efficienza di tutte le parti elettriche, le prestazioni dell’impianto con l’ausilio eventualmente di strumentazione specifica nei casi di rendimenti bassi al fine di individuarne i motivi.
Non so se sei informato, ma nel tuo impianto sono presenti tensioni provenienti dai pannelli che possono arrivare tranquillamente a 600 Volt, e negli impianti di tipo industriale possono arrivare fino a 1000 Volt. Ecco perché la questione della sicurezza si pone per questi impianti; un corto circuito con queste tensioni può essere veramente un pericolo per la tua abitazione. Già da solo, questo fatto è più che sufficiente per spingerti a tenere il tuo impianto controllato, al di la delle considerazioni di tipo economico che poi farò.
Ma con che frequenza è necessario effettuare la manutenzione del fotovoltaico?
Non esiste una risposta valida per tutti i casi, e diciamo che la risposta è legata in particolare alla necessità o meno di effettuare il lavaggio dei pannelli. Esistono delle condizioni ambientali particolari che spingono i proprietari ad effettuare l’intervento anche più volte in un anno, mentre in altri casi mi è capitato di tornare su un impianto dopo due anni e trovare i pannelli ancora sufficientemente puliti.
La valutazione deve essere fatta anche dal punto di vista economico. Di certo, chi gode dei contributi del Conto Energia ha ancora più interesse a mantenere il proprio impianto in perfetta efficienza per cui il costo per un intervento annuo viene abbondantemente coperto dalla maggior produzione dell’impianto.
Il criterio generale è quello di non fare passare più di 2 anni tra una manutenzione e l’altra, poi, nel caso si riscontrassero condizioni particolari, conviene anticipare.
Una situazione come quella della foto, implica che lo sporco crea ombra sulla cella fotovoltaica e quindi il calo di rendimento è pesante. In un caso simile il lavaggio andrebbe fatto con urgenza per non perdere pesantemente nella produzione.
Ma quanto costa la manutenzione?
Come ti accennavo sopra, gli interventi di manutenzione vengono facilmente ripagati dalla maggior produzione che avrà il tuo impianto. Senza contare che un’ ispezione al tuo impianto può prevenire e scongiurare guai futuri e quindi il vantaggio aumenta ulteriormente.
Il prezzo varia in funzione di vari fattori come la taglia dell’impianto, all’accessibilità del tetto, ma parliamo comunque di cifre molto accessibili che non andranno a stravolgere il tuo piano di rientro dell’investimento ma anzi lo possono mettere al sicuro da imprevisti.
Qualcuno potrà dirmi (e me l’hanno già detto in tanti) che il suo impianto funziona e produce anche se non ha mai fatto manutenzione. Ecco, a queste persone io rispondo che la mia esperienza mi insegna che quando si renderanno conto che una manutenzione serve, il più delle volte è già tardi e si renderanno conto di aver buttato nel frattempo dalla finestra un sacco di soldi per mancata produzione. Mi è capitato un sacco di volte, ed incredibilmente non solo su impianti domestici ma anche su impianti di taglia industriale.
Il tuo impianto non produce più l’energia che produceva i primi anni di vita? Probabilmente hai bisogno di farlo verificare. Nel caso contattami; sarò lieto di occuparmi del tuo impianto.